L’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute è un tema cruciale ed è molto importante che per la prima volta, quest’anno, la Conferenza annuale sul clima delle Nazioni Unite abbia previsto una giornata dedicata alla salute. I sistemi sanitari a livello mondiale devono essere meglio preparati e più resilienti per affrontare le crisi ambientali”.
Lo ha detto il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto domenica 3 dicembre alla COP28 a Dubai, dove ha partecipato alla riunione dei Ministri della Salute.
“Il nostro servizio sanitario nazionale – ha aggiunto – è stato in grado finora di mitigare gli effetti del cambiamento climatico ma dobbiamo intraprendere ulteriori azioni. Questo significa identificare tempestivamente i rischi sanitari legati al clima e adottare interventi di prevenzione, preparazione e risposta rapida insieme a soluzioni innovative per ridurre le emissioni di gas serra a beneficio del clima e della salute”.
Il Ministro ha ricordato, quindi, l’impegno dell’Italia “nel promuovere una visione della salute in ottica One Health per affrontare rischi derivanti dall’interconnessione tra la salute umana, animale e degli ecosistemi. In particolare, – ha spiegato – il Ministero della Salute, nell’ambito del PNRR, sta attuando un importante progetto ‘Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima’ per rafforzare e migliorare la prevenzione e la risposta del Servizio Sanitario Nazionale alle malattie acute e croniche associate ai rischi ambientali e climatici. Sono in corso interventi infrastrutturali e il potenziamento delle reti nonché delle capacità professionali per un investimento di 500 milioni di euro. È stata attivata anche una campagna di comunicazione sulle misure preventive per fronteggiare le ondate di calore che ha avuto esiti positivi correlabili alla riduzione di mortalità di anziani e fragili. Inoltre, siamo impegnati nelle politiche nazionali e internazionali per garantire l’accesso ad acqua potabile sicura per tutti”.
Il Ministro ha concluso auspicando che la dimensione della salute continui a essere parte integrante della strategia di risposta ai cambiamenti climatici e questo impegno prosegua anche nell’ambito della presidenza italiana del prossimo G7.